BORN TO RUN

UNA GIORNATA STORICA

Il 25 agosto del 1975 è una giornata storica. Sia per la musica in generale che per Bruce Springsteen in particolare. In quell’afoso dì di fine agosto venne pubblicato il terzo album della sua carriera e da quel momento in poi, il quasi ventiseienne futuro Boss della musica mondiale, iniziò ha tenere fede al titolo del suo primo vero cavallo di battaglia: Born To Run, nato per correre.

La canzone che prestò titolo all’intero long play venne registrata, nell’autunno dell’anno precedente; in quel 1974 dove tutto, piano piano, incominciò a mutare in favore del ragazzo del New Jersey.

LA TRACKLIST

Il nuovo 33 giri, nella sua completezza, è composto da ben 8 tracce: la stessa Born To Run; Thunder Road; Tenth avenue freeze-out; Night; Backstreets; She’s the one; Meeting Across the river; Jungleland. La particolarità di questo disco è con tutte, ma proprio tutte, le canzoni sono più o meno famose.

Considerando che solamente due delle otto furono pubblicate come singoli: la stessa ‘Born To Run’, il giorno medesimo della pubblicazione del disco, e Tenth avenue freeze-out nel 1976. Il genere che venne prodotto dalla E-street Band al completo era più rock che pop, tanto che le canzoni passavano solo nelle radio dedicate al primo genere. Si vocifera, addirittura, che il produttore Mike Appel, proprio durante la registrazione di Thunder Road si sia divertito ha partecipare fra i coristi.

I TESTI DELLE CANZONI

Elemento da non sottovalutare nella realizzazione di ogni singola traccia musicale sono, come accennato spesso nei precedenti articoli, sono i testi che lo stesso Springsteen scrive di suo pugno. Nei suoi versi, oltre che nei suoi accordi di chitarra, c’è tutta l’America degli emarginati e di tutti coloro che non possono, per diverse motivazioni, accedere al sogno americano. Springsteen, a nostro avviso, miscela alla perfezione il ruolo del cantante rock con quello del cantastorie.