L’infanzia di Micheal Jackson

L’infanzia di Micheal Jackson, anche per questo secondo appuntamento, non è un argomento tanto semplice da affrontare. C’è uno sliding door nei suoi primi anni di vita del Re del Pop. Un incrocio, che se viene collegato alla storia raccontata nel video della scorsa settimana, instillerebbe diversi dubbi nei confronti di chiunque su ciò che poi, quel bambino mai cresciuto, ha rappresentato sul palcoscenico. Certo. Sono solo congetture, ipotesi fondate sul se e sul ma. Ma difatti capitò qualcosa in quei che dovevano essere solo ed essenzialmente anni edulcorati per Jacko. La sua iniziazione alla musica, per metà voluta, fu coartata, da ciò che si è sempre vociferato nel corso degli anni, da suo padre Joe. Vero o falso?

I SUOI IDOLI

Nei primi anni in cui il cantante incominciò a farsi conoscere con i suoi fratelli, i Jackson 5, in più di un’intervista affermò, dichiaratamente, che i suoi idoli musicali erano: Sammy Davis jr, Fred Astaire e James Brown. Tre grosse personalità di spicco del mondo dello spettacolo degli anni ’60. Personalità dalle quali il piccolo Micheal, nella più totale incoscienza della tenera età, apprese la passione per il ballo. Bisogna precisare che in questi primi anni di vita nessuno dei genitori iscrisse la futura popstar ad una scuola di ballo. Autodidatta puro e semplice. Ma fra questi tre ‘maestri’ indicati cosa ne pensate di dare un’occhiata a questo video?

Avete notato qualcosa di familiare? Alcune movenze, alcuni passi sono stati ripresi da Jackson diversi anni dopo. Ma ci arriveremo e continuiamo ad andare per gradi. Bisogna che precisare, rispetto ai tre menzionati, che James Brown era l’idolo principale di Micheal Jackson.

LE PROVE INCESSANTI

Si narra che le prove musicali a cui il piccolo Micheal era sottoposto, lui con i suoi fratelli, erano incessanti. Iniziavano subito dopo la scuola e provavano fino a tardi la sera. Tempo libero pressocchè inesistente. Allora tutto il suo essere bambino, tutta la sua fantasia con il tempo è confluita nel mondo delle sette note. Si narra, anche e purtroppo, che si commettevano errori durante le prove oppure qualcuno si rifiutava Joe Jackson appariva un pò troppo ‘severo’. Ed è qui che nasce il collegamento con lo ‘sliding door’ che apre la porta al famoso quesito: se Joe Jackson non fosse stato così duro con Micheal ed i suoi figli, Micheal Jackson sarebbe diventato ciò che poi è diventato? Se volete potete rilasciare un commento.

LA PROSSIMA SETTIMANA: LA NASCITA DEI JACKSON 5 CON IL MIO VIDEO SULL’ARGOMENTO.

Micheal Jackson i suoi 60 anni