Bud Spencer tra ottimismo ed un pizzico di malinconia
Campi da football, un punto da segnare in una sfida e risse dove si ride a crepapelle. Sono questi i tre elementi del film stand-alone con Bud Spencer, senza il suo partner storico Terence Hill e il cui titolo richiama quello girato in coppia anni prima, ‘Lo chiamavano Bulldozer’. Diretto da Michele Lupo ed uscito il 5 ottobre del 1978, il film molto probabilmente, è uno dei più amati da parte dei suoi fans.
La trama, con soggetto e sceneggiatura realizzata in coppia da Marcello Fondato e Francesco Scardamaglia, ha uno sviluppo semplice, logico, senza forzature e con molti messaggi sia impliciti che espliciti, legati indissolubilmente ai valori dello sport in generale; quello stesso settore, anche se in una disciplina totalmente diversa, lo stesso Bud Spencer, con il suo vero nome, si è fatto valere con vittorie importanti nelle singole manifestazioni a cui ha partecipato.
Il cast di ‘Lo chiamavano Bulldozer’ è composto da tanti attori, cosiddetti caratteristi, che fungono, nelle singole scene, da spalla allo stesso attore napoletano; infatti non c’è un vero e proprio comico capace di trainare il tutto, ma tanti momenti, tanti sketch, tante battute e risse inanellate uno dopo l’altro come un perfetto collage da guastare fino alla fine.
La storia contemplata è una di quelle che ormai si possono considerare come racconti d’altri tempi, in cui uomini gloriosi si ritiravano improvvisamente e misteriosamente, anche se poi si scopre quale sia il vero motivo, per poi tornare con l’intenzione di regolare i conti con il passato. Come detto i valori dello sport la fanno da padrone e, in questa occasione, il valore insito, quello che dovrebbe essere radicato nell’animo umano è la lealtà, ma purtroppo non è sempre così.
Una lealtà calpestata dalla troppa sete di vittorie e di essere sempre i primi. Se nel finale il protagonista principale trionfa, emerge per tutta la durata del film il concetto di squadra e del sacrificio che ci vuole anche solo per segnare un punto. ‘Lo Chiamavano Bulldozer’ è un film da non sottovalutare, da tenere sempre presente per gli insegnamenti insiti e per la carica di ottimismo che contiene, miscelata ad una sottile malinconia per come vanno alcune situazioni nello sport.